Freak Show di Daniela Barisone e Juls SK Vernet. Anteprima del 4° romanzo della serie JBI

Buongiorno Libricini!
Sono qui per farvi una bellissima anticipazione!
Il quarto libro della serie JBI!!!!
Siete impazienti come me? Sì?
Adesso vi mostro la bellissima copertina!

Guardate che meraviglia!
Adoro i colori, adoro come anticipi già qualcosa della storia e niente, mi piace da impazzire!
Le ragazze si stanno superando alla grande con ogni singola uscita!
Che ne dite, vi do qualche info su questo splendore?

Titolo: Freak Show

Serie: JBI

Numero: 4

Autore: Daniela Barisone – Juls SK Vernet

Genere: FM, giallo, contemporaneo

Warning: linguaggio esplicito, scene di sesso esplicite, size kink, FM, disabilità

Trama: Gli agenti FBI Carrie e Sten, della Social Media Terrorism Risk Prevention Task Force di New York vengono mandati sotto copertura in un circo di freak per indagare sulla morte per annegamento della “sirena” Milagros Olega.
Si ritrovano catapultati in un mondo completamente differente dove la vicinanza forzata e il fingere di essere qualcosa che non sono li porterà a farsi domande sia sulla piccola ma onesta comunità di disabili del circo sia sulla loro relazione.

Sten disegnato da Daniela Barisone.

Avanti, volete dirmi che la trama non vi attira nemmeno un pochino?
Io non vedo l’ora di leggerlo, anche perché… Niente, scoprirete il motivo solo continuando a leggere il blog!

Lo volete un piccolissimo incipit?
Che poi tanto piccolo non è ma le due autrici sono generose e vogliono farvi venire la voglia pazza di prendere il romanzo quindi…

Odessa Carrie, Agente Speciale Senior della Social Media Terrorism Risk Prevention Task Force di New York, non aveva paura di nulla e di nessuno.
A quarant’anni ne aveva alle spalle oltre venticinque di esperienza lavorativa negli ambiti più svariati, a partire da un mai confermato passato come bartender in un losco night club di NY per arrivare a un lungo periodo come cacciatrice di taglie in collaborazione con il NYPD.

Le persone spesso sottovalutavano il suo scarso metro e sessanta e non prendevano sul serio i suoi pugni piccoli ma precisi. Esperta di arti marziali, di difesa personale e di armi bianche, Carrie era un nemico formidabile anche per uomini molto più grossi e forti di lei.
Ne sapeva qualcosa l’Agente Speciale Supervisore Nick Danse, che in una memorabile occasione era finito al tappeto, nonostante pesasse esattamente il doppio di lei e fosse un armadio di due metri.
Questo era stato prima che Thomas Elliott e Vincent Sten si unissero alla squadra, prima ancora che Danse si ferisse durante un’operazione della HRT finita in tragedia e perdesse quindi la gamba sinistra dal ginocchio in giù.

Danse preferiva tenere la storia sotto silenzio, e Carrie preferiva tenersela come un’arma perfettamente affilata. Se quell’episodio fosse giunto alle orecchie di Elliott, per esempio, Danse avrebbe passato un quarto d’ora senza dubbio spiacevole, per quanto non disgustoso come sarebbero state le ripercussioni su Elliott.
Carrie entrò in ufficio, depose la borsa sulla sua scrivania e accese il pc.
Le luci erano accese e la stagista di turno era già all’opera a spostare faldoni, fare fotocopie e distribuire caffè. Carrie non ricordava neanche il suo nome e poco importava — ne passavano a plotoni e non assumevano contorni definiti finché non venivano effettivamente assunti, i pochi che passavano le selezioni.

Danse era in ufficio, ovviamente. Carrie poteva vederlo attraverso le veneziane tirate sulle finestre del suo cubicolo privato.
Dall’ufficio però provenivano anche altre voci, non tutte maschili ma tutte molto agitate. Era improbabile che Danse avesse convocato Elliott a quell’ora per strigliarlo. Gli piaceva beccarlo appena arrivato in ufficio, prima che avesse la possibilità di bere il caffè o di addentare una ciambella, ma di solito Danse si concedeva prima una mezz’ora di tranquillità nell’antro manageriale, durante la quale programmava la giornata e caricava il proprio motore di rancore e odio.
Dopo qualche minuto la porta si aprì di schianto e la voce profonda di Danse richiamò Carrie all’ordine.

“Carrie! Qui subito nel mio ufficio!”
La donna non se lo fece dire due volte.
L’ufficio di Dance era pieno di gente che si interrompeva e si parlava sopra e c’erano almeno due portatili con in corso delle videochiamate.
“Che è successo, Boss, hanno assassinato il Presidente?”
Danse la fulminò con lo sguardo ma scosse leggermente la testa. “Silenzio, tutti. Carrie, siamo in call con l’agente Lafitte dalla Louisiana, l’agente Johnson dal’Arkansas, e l’agente Rhoades dal Mississippi.”
“Giurisdizione?” chiese Carrie.

“… dobbiamo sbrigarci, Danse,” diceva l’agente della Louisiana, interrotto dall’Arkansas che cercava di farsi sentire sopra il brusio della statica.
Danse li mise tutti e tre su ‘muto’ e guardò le persone nel suo ufficio.
“Carrie, sì, giurisdizione. I nostri tre dipartimenti dei tre diversi Stati sono stati convocati perché l’omicidio è stato commesso al confine. Le squadre omicidi locali sono state già mandate al diavolo.”
Carrie sorrise. “Bene, Boss. Come posso aiutarti?”
Danse annuì leggermente e fece un cenno della testa verso l’uomo e la donna che occupavano la stanza, vagamente divertiti dal fatto che i tre agenti degli altri Stati continuassero a gesticolare e urlare pur essendo senza audio.
L’uomo prese la parola.

Carrie disegnata da Daniela Barisone.

“Agente Solis, NYPD, Omicidi. Questa è la mia partner, agente Cho. Una donna è stata assassinata al confine tra i tre Stati in circostanze da chiarire. Vista la collocazione geografica, l’FBI ha la giurisdizione.”
Carrie annuì. “Ma perché New York? Un omicidio a cavallo di tre stati… la polizia locale sarà in fibrillazione.”
Solis le sorrise apertamente, un bel sorriso bianco con denti tutti uguali e ben curati.
“Il capo Meloni vuole proprio te, Agente Carrie. Dice che sei la migliore per questo caso, che la tua esperienza prima del Bureau e durante il tuo mandato alla Task Force ti rende la persona in grado di gestirlo al meglio.” Carrie non arrossiva mai. Non c’era niente che potesse imbarazzarla. Ma il complimento riuscì a scaldarle il cuore.

Allora?
Allora????
Non vi attira questo bel pezzettone di storia?
Io non vedo l’ora di leggerlo!
Volete sapere quando esce?

27 luglio 2020

Manca pochissimo!

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