Buongiorno Libricini!
Spero stiate leggendo un sacco di bei libri!
Io ne sto leggendo davvero tanti e ho superato la metà della mia sfida su Goodreads e ne sono super felice! Forse forse, riesco a concluderla quest’anno e, magari, riesco a concludere anche altre sfide librose che ho accettato per gioco e divertimento!
L’estate è il momento migliore, per me, per leggere davvero tanto! (effettivamente al momento leggo tanto perché sono senza lavoro e dalle mie parti non ce n’è proprio ma credo che parecchi di noi abbiano la mia stessa difficoltà quindi…. benvenuti nell’angolo del lavoratore disperato che si butta nella lettura!!!! ;D )
Ne sto approfittando per smaltire a più non posso la mia pila lunghissima di cartacei non ancora letti! (immaginatevi 5 librerie del mercatone uno pieze zeppe di romanzi non letti. Ecco, la mia situazione è esattamente quella che ho appena scritto XD)
Mah, meglio che smetta di tergiversare e che mi butti nella recensione di questo particolare libro!

I condomini sono riuniti al completo quando, nel loro palazzo alla Garbatella, arriva l’affascinante Daniele Bracci, un musicista che si fermerà lì per qualche mese. Daniele è frastornato dall’accoglienza più che calorosa. Matteo Spina, il saggio, lo recluta subito per lavorare nell’orto condominiale. Paolo e Rudy, che vivono nell’attico, pensano già a un pranzo di benvenuto. Giovanna, invece, vede in lui un fidanzato perfetto per la figlia Anita… Ma la mattina dopo, quando Matteo Spina blocca Anita per presentarle il nuovo arrivato, la ragazza ha uno shock: perché lei, quel Daniele Bracci, lo conosce bene, e dai tempi del liceo. E ha fatto di tutto per dimenticarlo. E ora? Dovrà fingere di non averlo mai visto prima? Certo, Anita non è l’unica, nel condominio, ad avere qualcosa da nascondere. Giovanna, ogni lunedì, esce vestita di tutto punto. E con una scusa sempre buona per chi le chiede dove va. E Matteo Spina? Nemmeno lui la racconta giusta. Lo sa bene Pina, la pettegola del palazzo, che dietro alle persiane spia quello che accade, e annota poi tutto sul suo diario segreto…
Allora… avete una ragazza spumeggiante e piena di vita?
Ok, prendetela e mettetela in un condominio.
Avete una mamma un pochino impicciona che cerca in ogni modo di trovarti qualcuno con cui uscire?
Benissimo, aggiungetela alla ragazza.
Se poi avete anche una serie di vicini di casa che sono bravissimi a farsi gli affari degli altri rimanendo super discreti, avete quasi la ricetta perfetta per questo romanzo.
Manca giusto un pizzico di intrigo amoroso e siete a posto!
In questo romanzo trovate una serie di cliché che non hanno fatto altro che farmi alzare gli occhi al cielo per la banalità.
Confesso che mi sono lasciata fuorviare dalla copertina. Ha colpito subito la mia attenzione, ammaliandomi a tal punto che ho acquistato il libro senza leggere la trama,e poi ero intrigata dal fatto che fosse un’autrice italiana (solo dopo ho scoperto che erano ben 12 autori a scrivere ma la cosa non ha influito per niente sul mio giudizio) e l’ho preso a occhi chiusi.
Mai errore fu più grande, almeno per quanto riguarda il prendere i libri a occhi chiusi, sia chiaro!

Lo stile di scrittura è lento, a volte noioso e pieno di nozioni che non servono assolutamente nulla a livello di trama. I personaggi sono tutti stereotipati, dal primo all’ultimo. Salvo giusto un personaggio, ma non vi dico chi è perché non è menzionato nella quarta di copertina e non voglio fare assolutamente spoiler e togliervi l’unica sorpresa piacevole di questo romanzo.
Se quello che succede in queste pagine fosse stato leggermente più veloce e meno prevedibile, credo che mi sarei divertita di più nel leggerlo. Purtroppo non è stato così, anzi, e ho faticato parecchio nella lettura, anche perché avrei preso a schiaffi quasi tutti i personaggi per quanto si comportavano in modo ridicolo. Vi giuro che non ho mai letto talmente tanti stereotipi e cliché all’interno di un solo libro. Eppure qui ci riescono!
Uno dei pregi che mi ha fatto pendere per le tre stelline è che non si nota minimamente il susseguirsi delle dodici mani nella scrittura. Nessun cambio smaccato ed evidente, nessun strafalcione. Niente di niente che facesse pensare a dodici teste diverse che si siano dedicate a questa storia davvero semplice e fin troppo banale.
Di sicuro è perfetta come lettura sotto l’ombrellone per qualcuno che desideri qualcosa di semplicissimo e già visto in mille salse diverse.
Ricordate:
Anche se la copertina è bella e vi attira, non vuol dire che la storia sia bella a priori! Non fate come me, leggete la quarta di copertina prima di acquistare il libro! XD

