
Confesso che non so come iniziare.
Come si fa a tornare a scrivere di quello che ci piace quando è parecchio tempo che si è lontani?
Ci si butta? Ci si presenta di nuovo? O si fa come se non avessi mai abbadonato il mio amato blog?
So benissimo che torno, scrivo che sarò più presente e dopo un paio di articoli sparisco di nuovo. Lo so bene ma purtroppo la vita non si ferma quando ne ho voglia io, e anche se prendo appunti per scrivere delle recensioni stupende, non riesco a trovare il tempo di farlo effettivamente.
Magari questa è la volta buona e riuscirò a essere costante ma l’unica cosa che posso dirvi è che sto leggendo con costanza e che trovo sempre dei libri davvero belli!
Come quello che vedete nella foto che ho fatto qui sopra.
Questa è stata una scoperta davvero bella fatta grazie ad audible!
Ma andiamo con ordine. Vi lascio la scheda del libro!

Titolo: Le piccole libertà
Autore: Lorenza Gentile
Editore: Feltrinelli
Formato: cartaceo, ebook, audiolibro
Pagine: 316
Trama: «Ci sono piccole libertà che ci cambiano per sempre, perché tante piccole libertà ne fanno una grande.»
Oliva ha trent’anni, una passione segreta per gli snack orientali e l’abitudine di imitare Rossella O’Hara quando è certa di non essere vista. Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile. Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d’altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf. Ma ecco arrivare l’onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti. Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno. Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno o un fenicottero, o bere vino sulla Senna con un clochard filosofo. Dove si abbraccia la vita invece di tenersene a distanza, anche quando fa male. E allora, continuare a cercare l’inafferrabile Vivienne o cedere al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa? Quando tante piccole libertà finiscono per farne una grande, rinunciarci diventa quasi impossibile.

Questo romanzo era su uno scaffale della mia libreria da anni. Anni.
La settimana scorsa ho scoperto che era anche su Audible così ho deciso di dargli una chance e mi sono messa ad ascoltarlo nel tragitto casa/lavoro e vice versa.
Dico solo che mi dispiaceva che il tragitto non fosse più lungo. E di per sè il tragitto dura 45 minuti a viaggio quindi ben un’ora e mezza in macchina e non ne avevo mai abbastanza,
È stato un viaggio lento ma molto, molto piacevole.
Qui seguiamo Oliva, sì avete letto bene, nella sua scoperta di sè stessa, di quello che desidera e delle aspettative degli altri per la sua vita.
Ooliva è una giovane donna che ha passato tutta la vita all’ombra del fratello morto che non ha nemmeno conosciuto.
Purtroppo la sua famiglia non ha mai superato questo lutto anche se all’apparenza potrebbe sembrare di sì e ha portato a far crede a Oliva che nella vita bisogna accontentarsi delle cose sicure che si riescono a raggiungere con devozione, sforzo e responsabilità.
Niente colpi di testa adolescenziali per lei, solo studio e responsabilità. Infatti ha un fidanzato rispettabile, un quasi lavoro fisso molto rispettabile come responsabile di marketing per un’azienda di barrette proteiche (anche se è solo una semplice stagista) e segue tutti i consigli che gli vengono dati dai genitori.
Peccato che sembri una novantenne. Soffre d’insonnia grave, mangia cibo asiatico come sfogo emotivo e come hobby fa costantemente il sudoku per allenare la mente. E ovviamente prova a seguire qualsiasi tipo di dieta, anche se si limita a prendere i libri per poi lasciarli abbandonati e non letti.
Oliva è una ragazza triste che ama la pasticceria ma che non è libera di praticarla perché “non è un lavoro stabile e rispettabile”. E poi sta per sposarsi con il rispettabilissimo Bernardo, giovane avvocato dedito al lavoro. Cosa potrebbe volere di più la nostra Oliva?
A mio parere potrebbe voler vivere, però non ne sono sicura.
A dare una scossa alla sua vita ci pensa sua zia Vivienne che la tenta con un viaggio a Parigi per riconciliarsi…

Non voglio dirvi altro perché dovete scoprire cosa succede con lentezza, esattamente come ho fatto io.
Seguire Oliva in questo viaggio all’insegna della spensieratezza, dello scoprire cose nuove e dell’accettare che le aspettative degli altri non sempre corrispondono alle nostre è stato come se avessi accompagnato una mia amica alla scoperta di se stessa e delle sue passioni.
L’ho vista crescere, cambiare e finalmente accettarsi per quello che è: una ragazza piena di sogni che vuole finalmente far uscire alla luce del sole, così che esplodano di sapori, colori e odori.
Questo romanzo e la penna morbida e soffice di Lorenza Gentile, ci portano alla scoperta di tutti quei piccoli momenti di libertà che servono per crescere, volare, sognare e mille altre cose ancora.
Vedere tutti i personaggi interagire tra loro, giovani e vecchi che si aiutavano a imparare gli uni dagli altri è stato davvero emozionante, tanto che quando ho finito di ascoltare il romanzo, non sono riuscita a passare all’ascolto successivo come faccio di solito.
Adesso non posso fare altro che consigliarvi la lettura perché merita davvero tanto.
Solo una piccola avvertenza: deve essere il momento giusto per questo genere di lettura perché altrimenti si va a perdere tutta la magia e lo si potrebbe trovare semplice e noioso, cosa che non è.

