L’ultimo a vedermi di M Dressler. La mia lettura spooky di Halloween

Buon pomeriggio Libricini!
Oggi per la vostra gioia, post doppio!
In fondo è Halloween, no? Potevo lasciarvi senza una recensione di un libro spooky? Assolutamente no!

Se vi ricordate bene, vi avevo annunciato l’uscita di questo romanzo qualche tempo fa e vi avevo detto che lo avrei letto. Beh, finalmente l’ho fatto e, purtroppo, devo dire che non ha superato le 3 stelline.
Ma andiamo con ordine, che ne dite?

Immagine trovata su Pixabay

Vi lascio il link al mio precedente articolo per avere tutte le info sul libro, così non perdo metà del post a ripetere le stesse notizie, ok?

Adesso cominciamo subito con la recensione, così non vi tengo sulle spine.

La trama del romanzo mi aveva attirato tantissimo anche se non sono un’amante dell’horror o delle letture spooky.
Mi era piaciuta l’idea del fantasma che infesta la casa e del cacciatore che cerca di toglierla di mezzo.
Mi aspettavo i nervi tesi, a fior di pelle, picchi di super tensione che mi avrebbero tenuta sveglia la notte, magari perché avevo sentito un rumorino strano in camera, invece… è stata una lettura tranquilla, quasi rilassata.
Vediamo tutta la storia dal punto di vista del fantasma, quindi “sentiamo” quello che prova lei, ne vediamo i pensieri e i ragionamenti più contorti e complessi. Riusciremo a capire perché infesta la casa e tante altre cose che non voglio spoilerarvi ma, purtroppo, questo fantasma non mi ha fatto neanche un pochino di paura! Come non me l’ha fatta il cacciatore o alcune scene che, in teoria, avrebbero dovuto creare tensione nel lettore.
Ho adorato tantissimo lo stile di scrittura, che è fresco, veloce ma non incalzante e non appesantito da troppe descrizioni.
Anche i personaggi sono ben caratterizzati e descritti alla perfezione. Mi sembrava di conoscerli di persona!
Quello che ho apprezzato di meno e che ha rallentato di parecchio la mia lettura, sono stati i continui flash back. Avrei apprezzato maggiormente la storia se il fantasma avesse cominciato a parlare della sua vita fin da subito invece di intervallare continui “avanti e indietro” tra presente e passato per far capire la storia del fantasma e del perché sta infestando quella particolare casa e perché non se ne vuole proprio andare.
A mio parere, se il romanzo fosse paartito direttamente dal passato per poi arrivare alla caccia al fantasma, avrebbe colpito di più il lettore, scoprendo che chi stava “parlando” era già morto e sepolto da secoli.
Lo consiglierei?
Sì, assolutamente, se state cercando una lettura scorrevole e non troppo spaventosa!

Per me…

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